SALE DI STORIA NATURALE
Queste stanze costituivano nel Settecento una delle più esaltanti meraviglie visibili in Palazzo Poggi, costituite dall’aggregazione di varie raccolte naturalistiche, tra cui quelle Aldrovandiana e Cospiana. Oggi il percorso di visita è interamente dedicato alla figura di Ulisse Aldrovandi, il grande naturalista bolognese che più di altri ha contribuito alla rinascita delle scienze naturali, traghettandole dal Rinascimento alla modernità.
SALA DI OSTETRICIA
La sala ospita la collezione di tavole anatomiche in cera, modelli d’argilla e strumenti chirurgici del medico bolognese Giovan Antonio Galli (1708-1782). Il suo scopo era quello di ricucire il divario esistente nel campo dell’ostetricia fra sapere scientifico e sapere pratico: medici e chirurghi detenevano il sapere teorico, mentre le levatrici, spesso poco istruite, assistevano le partorienti con l’aiuto della sola esperienza.
SALE DELLE CERE ANATOMICHE
In queste sale sono esposte le cere anatomiche settecentesche appartenute all’Istituto delle Scienze. Sono due le collezioni principali, quella realizzata da Ercole Lelli (1702-1766) e dedicata allo studio del corpo umano, in particolare delle ossa e dei muscoli, e quella dei coniugi Anna Morandi (1714-1774) e Giovanni Manzolini (1700-1755), che indaga l’anatomia e il funzionamento degli organi di senso. Chiude la sezione la statua della Venerina, opera del ceroplasta toscano Clemente Susini (1754-1814).
SALE DI FISICA
La fama dell’Istituto delle Scienze fu in gran parte legata all’abbondanza e alla modernità delle attrezzature di cui erano dotate le stanze della Fisica. Alla prima donazione del fondatore dell’Istituto Luigi Ferdinando Marsili, costituita da strumenti utili per lo studio dei fenomeni fisici legati all’astronomia e alla biologia, si aggiunsero nel corso del secolo nuovi materiali, grazie soprattutto all’intervento di Papa Benedetto XIV e, in seguito, del cardinale Gioannetti.
SALE DI ARCHITETTURA MILITARE
Ospitano gli schemi di fortificazione progettati e costruiti dai più eminenti ingegneri italiani, francesi e tedeschi e che facevano parte della settecentesca “Camera di Architettura Militare”. Le tavole lignee, che riproducono fortezze e piazzeforti esistenti o sistemi teorici di fortificazione, erano un importante strumento per lo studio dell’urbanistica dell’epoca. Inoltre sono esposti modelli e disegni di artiglieria, oltre a plastici moderni che illustrano i sistemi di attacco e di difesa.
SALE DELLE NAVI E DELLE ANTICHE CARTE GEOGRAFICHE
Il Museo espone l’intera “Camera di Geografia e Nautica” dell’Istituto delle Scienze, costituita da preziosi modelli navali dei secoli XVII e XVIII e da carte geografiche coeve. L’Istituto riunì questa elegantissima flotta di vascelli da guerra per studiare la progredita tecnologia a cui le nazioni europee affidavano le loro fortune militari e politiche, la sicurezza dei commerci e, quindi, la grandezza dello Stato.
SALA DI ARTE ESTREMO-ORIENTALE
Le opere esposte a rotazione in questa sala provengono da due collezioni bolognesi: quella della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e quella del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale. La collezione di xilografie giapponesi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna è una raccolta di oltre 500 stampe realizzate da alcuni tra i maggiori artisti giapponesi del XIX secolo, quali Hiroshige, Kunisada e Kuniyoshi. Di straordinario interesse sono anche le lussuose stampe teatrali di Osaka. La collezione del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale è, invece, costituita da 160 stampe xilografiche e libri illustrati giapponesi, da una raccolta di oltre 170 oggetti di materiali diversi e da 34 pitture cinesi e giapponesi.